Il Crisantemo (Kiku)
Il fiore del crisantemo, inizialmente importato dalla Cina, in origine, era apprezzato per le sue qualità di guarigione per stati di ubriachezza, problemi dovuti allo stato di inabilità del sistema nervoso, e debilitazione in generale.
Anche oggi il crisantemo è riconosciuto in Giappone per le sue proprietà mediche e viene utilizzato in varie preparazioni erboristiche.
Il crisantemo, inoltre, è stato fonte di ispirazione per molte poesie ed il fiore è un simbolo autunnale legato anche alla forza e resistenza: il fiore del crisantemo, infatti, è invernale e sbocciando affronta le avversità del freddo.
Associato anche al ringiovanimento ed alla longevità, del tessuto bagnato nella sua linfa veniva strofinato sulla pelle durante il "Giorno del Crisantemo" (il 9° giorno del 9° mese dell' anno) nella speranza di preservare la giovinezza della persona.
Per tutte queste qualità una particolare specie di crisantemo, con raggio a 16 petali (che ricorda quindi anche un sole con i suoi raggi), è stata adottata come simbolo della Famiglia Imperiale (e quindi simbolo nazionale) che raffigura infatti il fiore con 16 petali frontali e 16 sul retro, sfalsati. In origine era concesso coltivare questa specie solo all' Imperatore, all' interno dei Giardini Imperiali, e la riproduzione dell' immagine di questo fiore era autorizzata solo a pochi artigiani accuratamente scelti.
La spinta iniziale all' adozione di questo simbolo fu data dall' Imperatore Gotoba (1183-1198) che si fece costruire una spada decorata con crisantemi. Anche il trono su cui siede l' Imperatore è detto "del Crisantemo".
Il crisantemo (tranne quello a 16 petali, esclusivo della Famiglia Imperiale) è presente in più di 150 stemmi di famiglia, utilizzati soprattutto da famiglie nobiliari o templi Shinto.
Il "Supremo Ordine del Crisantemo" è il più importante riconoscimento che l' Imperatore può concedere.
Al giorno d' oggi, ogni anno presso i Giardini Imperiali, in occasione della fioritura, l' Imperatore offre un importante ricevimento.
A seconda dei colori, il crisantemo assume diversi significati: il bianco per il dolore, il rosso per amore ed affetto. Un crisantemo bianco non si regala mai, soprattutto ad una persona malata.
La spinta iniziale all' adozione di questo simbolo fu data dall' Imperatore Gotoba (1183-1198) che si fece costruire una spada decorata con crisantemi. Anche il trono su cui siede l' Imperatore è detto "del Crisantemo".
Il crisantemo (tranne quello a 16 petali, esclusivo della Famiglia Imperiale) è presente in più di 150 stemmi di famiglia, utilizzati soprattutto da famiglie nobiliari o templi Shinto.
Il "Supremo Ordine del Crisantemo" è il più importante riconoscimento che l' Imperatore può concedere.
Al giorno d' oggi, ogni anno presso i Giardini Imperiali, in occasione della fioritura, l' Imperatore offre un importante ricevimento.
A seconda dei colori, il crisantemo assume diversi significati: il bianco per il dolore, il rosso per amore ed affetto. Un crisantemo bianco non si regala mai, soprattutto ad una persona malata.